La morfologia del territorio di Brissago è caratterizzato dalla presenza di due delta con i loro due riali, paralleli fra di loro e che definiscono un limite all’espandersi del tessuto urbano di Brissago. Questa particolarità conferisce alla morfologia del paese di Brissago una carattere ed un fascino molto singolare, rafforzato dalla presenza di due chiese fra loro gemelle, costruite dallo stesso architetto e nello stesso periodo, poggiate alla medesima quota rispetto al lago, che con i loro due campanili, sporgenti verticalmente dai due pendi dei rispettivi delta, creano una tensione nel territorio molto particolare e molto forte che conferisce al territorio di Brissago la sua propria identità.
La particolarità di questi due limiti, del rapporto fra i due opposti e della tensione che fra essi si crea mi ha accompagnato lungo l’intero mio lavoro ed ha maturato in me la convinzione che per essere efficace a livello territoriale un intervento urbanistico, in questo particolare luogo e particolare situazione, non deve disturbare questa tensione, anzi, possibilmente la deve rafforzare.
Il Lungolago ha assunto l’attuale configurazione a partire dalla fine del 1800 e i primi decenni del 1900, modellandosi gradualmente, sullo slancio della nascita e la crescita dell’industria alberghiera e del turismo. Nei successivi decenni, sotto spinte di carattere diverso e a volte casuale, alcune funzioni sono mutate e altre si sono aggiunte. Inevitabile dunque che i cambiamenti avvenuti in periodi successivi e in forma autonoma abbiano generato degli spazi mancanti, nel loro insieme, di un legame organico e di una visione urbanistica funzionale.Fino alla metà del 1800 la riva del lago risultava ancora priva di percorsi pubblici, ai piedi del nucleo del paese si potevano vedere singole ville private con giardini terrazzati, l’antico nucleo dei pescatori con le tipiche case a torre che davano direttamente sulla riva del lago e l’antico porto del paese, ai piedi dei muri che sostengono il sagrato della chiesa del paese quale unico luogo pubblico a lago.
Puntualmente, stretti vicoli con scalinate collegavano il centro del nucleo con la riva del lago. Verso sud il limite del paese coincideva con la scalinata che alla fine del sagrato della chiesa porta al porto comunale. Limite questo ancora oggi ben riconoscibile. Più a sud, oltre la cappella delle due porte ed ai due suoi mulini che sfruttavano la forza dei ruscelli che qui vi scorrevano a cielo aperto, si trovava la campagna che si estendeva fino alla chiesa di Madonna di Ponte, collegata al paese da un sentiero che attraversava il riale e da un sentiero che saliva agli insediamenti delle frazioni superiori.
La proposta progettuale presentata consiste nel rafforzare questa centralità del tratto di spiaggia naturale, proponendo la costruzione di un elemento architettonico che con la sua geometria rafforza la centralità di questo comparto e che con un ponte collega i due estremi di riva costruita. Staccando la passerelle pedonale dai muri dei giardini privati ai limiti della spiaggia naturale si propone una zona di interposizione, un filtro fra spazi privati e spazio pubblico che viene sfruttata per garantire un collegamento alla passeggiata pubblica alle proprietà private e per creare una collegamento verticale fra passeggiata pubblica e spiaggia sottostante. La quota di camminamento definita dal progetto, di 197.35 m/slm è da intendere quale quota minima per garantire un utilizzo su due livelli della struttura, ma potrebbe essere anche alzata per evitare il conflitto con l’entrata alla darsena privata preesistente La tipologia proposta si propone la creazione di una spazio pubblico particolare che permette un nuovo rapporto con il lago per il fruitore della passeggiata pubblica e crea un luogo pubblico di incontro privilegiato in rapporto con la natura, al centro del territorio a lago di Brissago delimitato dai due suoi torrenti. La costruzione di due frangi onde potrebbe permettere un intervento di rivalutazione della spiaggia naturale limitandone la naturale erosione. Contemporaneamente possono essere previsti interventi per tutelare la crescita di vegetazione lacustre tipica ( vi sono tracce storiche di presenza di canneti in questo comparto ).
Il secondo momento del mio progetto concerne il comparto che collega la spiaggia davanti alla Fabbrica dei Tabacchi al sagrato della chiesa d Madonna di Ponte passando sul sedime comunale che ora ospita in parte il lido comunale.La prima proposta consiste nel definire la passeggiata pubblica quale nuovo limite a monte del lido comunale. Con il disegno di una diagonale che si appoggia ai piedi del pendio sottostante ai posteggi comunali di propone un percorso che con una pendenza regolare del 10 – 11 % permette di assorbire di ca. 9 metri di dislivello fra il sagrato della Chiesa di Madonna di Ponte ed il terreno antistante la Fabbrica dei Tabacchi. Il primo tratto di questo percorso consiste in un ponte su piloni simile alla struttura proposta per il comparto che ospita la spiaggia naturale in modo da superare il dislivello creato nel prato della Fabbrica dei Tabacchi dal muro di sostegno della strada di accesso esistente. Il secondo tratto di questa passeggiata si appoggia direttamente sul terreno con dei muretti di contenimento verso il pendio d ca. 1m di altezza. Per l’attraversamento del torrente si propone di affiancare al ponte che ora serve per l’accesso al lido comunale un nuovo ponte per collegare la passeggiata pubblica al sagrato della chiesa, raggiungibile sulla sponda opposta del torrente con una leggera salita con pendenza non superiore al 6%.La seconda proposta progettuale consiste nel dare concretezza alla presenza delle strutture del lido comunale sulla sponda sinistra del torrente Madonna di Ponte (presenza ora causale ) organizzando e proponendo l’organizzazione di spazi da adibire a attrezzature sportive per i fruitori del lido e la realizzazione di un belvedere aperto al pubblico sulla punta del delta.